La collezione è la più bella e unica di torture del Sud Italia al tempo dell'Inquisizione, con oggetti rari risalenti al XVI-XVIII secolo e ricostruzioni del tardo Ottocento e inizi Novecento.
Lo scopo del museo non è solo quello di esporre una collezione unica di strumenti di tortura, ma anche di mostrare il coraggio con cui la città di Napoli si oppose all'insediamento dell'Inquisizione.
Gli oggetti esposti sono stati descritti come particolarissimi cimeli, fra cui Gogne, cinture di contenzione e maschere di castità, oltre che figure spettrali in scene di martiri.
I proprietari del museo sono stati descritti come persone squisite, cordiali e competenti, che hanno reso l'esperienza visitando il museo ancora più memorabile.
Il museo è stato descritto come un posto molto suggestivo e intrigante, con un'atmosfera surreale accompagnata da musiche e rappresentazioni realistiche, che vale la pena visitare almeno una volta.